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DOMANDE SUGGESTIVE POSTE DAL DIFENSORE NEL VERBALE DI INFORMAZIONI A LUI RESE: CONSEGUENZE PROCESSUALI

2021-01-22 18:18

Redazione

PROCESSUALE PENALE, indagini difensive , testimonianza, domande suggestive,

DOMANDE SUGGESTIVE POSTE DAL DIFENSORE NEL VERBALE DI INFORMAZIONI A LUI RESE: CONSEGUENZE PROCESSUALI

Cassazione penale, II Sezione, 20 gennaio 2021, n. 2388.

1. La questione giuridica. La Seconda Sezione della Cassazione, con la sentenza n. 2388 del 2021, affronta il tema delle conseguenze processuali delle domande suggestive poste dal difensore nel corso di sommarie informazioni a lui rese e contenute nel fascicolo depositato ex art. 391 octies c.p.p. 

 

2. Il principio di diritto espresso in motivazione:

 

"[...] Il divieto di porre domande suggestive di cui all'art. 499 cod. proc. pen. non si applica alle dichiarazioni rese nel corso delle indagini preliminari dalla persona informata sui fatti, in quanto la norma riguarda il dibattimento e non le indagini preliminari e, ad ogni buon conto, la violazione del divieto di porre domande suggestive non dà luogo né alla sanzione di inutilizzabilità prevista dall'art. 191 cod.proc.pen., né a quella di nullità, atteso che l'inosservanza delle disposizioni fissate dagli artt. 498, comma primo, e 499 cod. proc. pen. non determina l'assunzione di prove in violazione dei divieti di legge ovvero la inosservanza di alcuna delle previsioni dettate dall'art. 178 cod. proc. pen. (Sez. 1, n. 13387 del 16/05/2013, dep. 2014, Rossi, Rv. 259728; Sez. 3, n. 49993 del 16/09/2019, R, Rv. 277399) e rileva soltanto sul piano della valutazione della genuinità della prova, che può risultare compromessa esclusivamente se la modalità incriminata inficia l'intera dichiarazione e non semplicemente la singola risposta fornita, ben potendo il giudizio di piena attendibilità del teste essere fondato sulle risposte alle altre domande (Sez. 3, n. 42568 del 25/06/2019, B, Rv. 277988)".